L'osservazione delle variazioni di luce di tali stelle e' sicuramente una delle attivita' pratiche piu' gratificanti per l'astrofilo, un campo di lavoro che puo' comprendere migliaia di stelle visibili con un modesto strumento , il binocolo o un piccolo telescopio.
L'osservazione consiste nel seguire costantemente le stelle in oggetto e valutarne nel tempo le variazioni della luminosità.
Tale lavoro non e' inutile come alcuni potrebbero pensare, ma di importanza fondamentale per l'astronomia in generale, i professionisti non hanno il tempo e le disponibilita' per svolgere un lungo e paziente lavoro di osservazione, il tutto e' demandato agli astrofili che globalmente a livello mondiale possono raccogliere una massa enorme di dati osservativi e collaborare quindi con la ricerca in generale su tale settore dell'astronomia. Un osservatore ben allenato ed esperto puo' raggiungere la precisione osservativa di 1/10 di magnitudine.
Le stelle variabili possono essere osservate in vari modi e la stima della luminosita' puo' essere effettuata con i seguenti sistemi:
1) STIME VISUALI (con telescopio o con un normale binocolo, 7x50,10x50 etc..)
2) STIME FOTOGRAFICHE (si effettuano fotografando la stella variabile in diversi periodi ,stimandone poi la mag.)
3) STIME FOTOMETRICHE (con l'ausilio di un fotometro fotoelettrico)
4) STIME C.C.D. ( mediante riprese di frame e successiva elaborazione)
Alla stazione BS-CR di Santa Maria a Monte dal 1998 e' in corso un programma di sperimentazione con C.C.D. e obiettivi fotografici
In questa fase noi ci occuperemo di analizzare come funziona il metodo VISUALE, a livello mondiale vi sono varie associazioni di Variabilisti, La piu' famosa e' sicuramente l'A.A.V.S.O. americana, in Europa il gruppo internazionale che conta osservatori da varie nazioni del continente e' il G.E.O.S.
L'Associazione Isaac Newton di Santa Maria a Monte ha da tempo stretta collaborazione con il G.E.O.S., in Europa all'interno del GEOS ufficialmente viene utilizzato il metodo visuale denominato di Argelander ( dal nome dell'astronomo professionista che lo utilizzò per primo)
In pratica l'osservazione delle stelle variabili con Argelander necessita delle seguenti fasi:
In pratica una volta individuata in cielo la stella variabile e due stelle di confronto occorre stimare visualmente la differenza di luminosita' fra le coppie A-V (cioe' tra la stella piu' luminosa e la stella variabile) e V-B (cioe' tra la stella variabile e la stella di confronto piu' debole di luminosita') nello scegliere le stelle di confronto possono essere seguiti vari criteripratici ma principalmente occorre tenere in considerazione il fatto che tra tutte le stelle di confronto inserite nella cartina di identificazione occorre prendere in riferimento la stella di comfronto con luminosita' leggermente superiore e quella di confronto con luminosita' leggermente inferiore ( questo essenzialmente per un fattore di precisione nel risultato finale),
La stima che viene eseguita assegnando alle coppie dei gradini:
1 GRADINO : Quando le due stelle al primo colpo d'occhio sembrano uguali e solo dopo un certo tempo ci si accorge che una e'piu luminosa dell'altra.
2 GRADINI : Quando le due stelle sembrano uguali al primo colpo d'occhio ma subito dopo si nota un differenza di luminosita'.
3 GRADINI : Quando gia' al primo colpo d'occhio si nota una certa differenza.
4 GRADINI : Quando al primo colpo d'occhio la differenza e' ben evidente.
5 GRADINI : Quando si ha un'evidente sproporzione di luminosita' fra le stelle in esame.
Oltre i 5 gradini tale metodo perde rapidamente di precisione in quanto vengono a mancare dei validi criteri di assegnamento di luminosita. Possono essere anche valutate frazioni di gradino, ad esempio 0.5, 1.5, 2.5 ecc...
Nulla vieta pero'di assegnare 0 gradini a quelle coppie di stelle che appaiono di eguale luminosita', nel caso vi sia e indecisione nell'assegnazione ,ad esempio 2 o 3 gradini la regola suggerisce di assegnarne 2.5.
Una volta terminata questa operazione ,e quindi dopo aver raccolto un discreto numero di stime per una determinata stella si procedera'calcolando la magnitudine vera e propria della variabile applicando a seconda dei casi tre diverse formule. lo schema seguente prende in esame tre possibilita' diverse tra loro in relazione della luminosita' della variabile rispetto alle due stelle di confronto :
L'OSSERVAZIONE PIU' PRECISA prende in considerazione la stella variabile intermedia alle stelle di confronto A > V >
A > V > B
---*--------*--------*---
A (x) V (y) B
V = Variabile :
x
MvV = MvA + ( MvB - MvA )/(.x+y ).
SECONDO CASO.
Talvolta potrebbe capitare il caso in cui la variabile " V " ha luminosita' maggiore delle due stelle di confronto B e C; la formula per il calcolo della magnitudine quindi assumera' questa forma :
V = Variabile :
V > A > B
---*--------*--------*---
V (x) A (y) B
x
MvV = MvA + ( MvA - MvB )/y
dove MvA e MvB sono le magnitudini visuali delle stelle di confronto B e C mentre x e y sono ovviamente le stime di confronto eseguite con il metodo di ARGELANDER precedentemente illustrato.
Riprendiamo il caso della variabile citata in precedenza (V) e supponiamoche questa abbia in media una magnitudine visuale compresa tra A e B
A > V > B
in questo caso occorrera' la formula citata nel primo caso :
vedere grafico schematico:
Magn.A = 5.8
Magn.B = 7.0
Quello che dobbiamo fare e' ovviamente la stima secondo il metodo di ARGELANDER confrontando la variabile (V), prima con la stella di magnitudine nota (A) trovandone i gradini Xa ,e poi con la stella (B) stimando i gradini Xb :
ES:
Xa = 1 gradini
Xb = 3.5 gradini
Xa
Mvb = Mva + - ( Mvb - Mva )/(Xa + Xc)
quindi :
. Mvb = 5.8 + ( 7.0 - 5.8) x( 1 +3.5)
.
troveremo che : Mvb = 6.31 ( magnitudine della variabile )
Osservazione delle variabili periodiche
Per le stelle variabili periodiche e' possibile prevedere i minimi ed i massimi con una effemeride ad esempio:
Come si calcolano le effemiridi. Supponiamo di voler osservare la sera tra il 14 e il 15 gennaio 1980 data l’effemeride di RZ Cas :
Min I = 2439025.3025 + 1.1952499 x E
dove i due membri numerici al centro rappresentano rispettivamente l’epoca e il periodo .
i Giorni Giuliani per i giorni sopra detti sono i seguenti:
14 gennaio 1980 = gg 2444253
15 gennaio 1980 = gg 2444254
A questo punto si prende il tempo medio ,prossimo alle osservazioni che e’il seguente TM = 2444253.5 e calcoliamo :
TM - EPOCA 2444253.5 - 2439025.3025 5228.1975
---------- = ------------------------ = --------- = 4374.146
PERIODO 1.1952499 1.1952499
Quello che abbiamo ottenuto corrisponde :
4374 ,la parte intera al numero di E trascorsi dall’epoca iniziale
0.146, la parte decimale alla fase di una osservazione compiuta a 2444253.5 il tempo medio.
Adesso sostituendo la parte intera ad E nella formula iniziale otteniamo:
Min I = 2439025.3025 + 1.1952499 x 4374 = 2444253.3256
0.3256 lo andremo a cercare nella tabella di conversione delle ore e parti sessagesimali qui riportata, ottenendo l’ora.
infatti 0.3256 ---> corrisponde 7
ma visto che .3256 e’ minore di 0.5 vuol dire che il minimo da calcolare
avviene nella serata del 14 gennaio ,l’ora esatta si ottiene quindi sommando 12h alle ore corrispondenti ,in questo caso sono 7 ,quindi
12h + 7h = 19h
per ottenere i minuti poi faremo la differenza fra il valore trovato sulla tabella 0.291667 e 0.3256 ottenendo:
0.3256 - 0.291667 = 0.33933
il numero che abbiamo trovato andra’ ancora cercato sulla tabella di conversione ottenendo cosi’:
0.33933 ------> 49 min.
avremo cosi’ il minimo di RZ Cas calcolato per il 14 gennaio 1980 per le ore 19.49.
In allegato alla presente viene fornita la tabella per la conversione delle ore e parti sessagesimali in frazio decimali di giorno
ore |
frazioni |
Minuti |
frazioni |
secondi |
Frazioni |
1 |
0.041667 |
1 |
0.000694 |
1 |
0.000012 |
2 |
0.083333 |
2 |
0.001389 |
2 |
0.000023 |
3 |
0.125000 |
3 |
0.002083 |
3 |
0.000035 |
4 |
0.166667 |
4 |
0.002778 |
4 |
0.000046 |
5 |
0.208333 |
5 |
0.003472 |
5 |
0.000058 |
6 |
0.250000 |
6 |
0.004167 |
6 |
0.000069 |
7 |
0.291667 |
7 |
0.004861 |
7 |
0.000081 |
8 |
0.333333 |
8 |
0.005556 |
8 |
0.000093 |
9 |
0.375000 |
9 |
0.006250 |
9 |
0.000104 |
10 |
0.416667 |
10 |
0.006944 |
10 |
0.000116 |
11 |
0.458333 |
|
|
|
|
12 |
0.500000 |
20 |
0.013889 |
20 |
0.000231 |
13 |
0.541667 |
30 |
0.020833 |
30 |
0.000347 |
14 |
0.583333 |
40 |
0.027778 |
40 |
0.000463 |
15 |
0.625000 |
50 |
0.034722 |
50 |
0.000579 |
16 |
0.666667 |
60 |
0.041667 |
60 |
0.000694 |
17 |
0.708333 |
|
|
|
|
18 |
0.750000 |
|
|
|
|
19 |
0.791667 |
|
|
|
|
20 |
0.833333 |
|
|
|
|
21 |
0.875000 |
|
|
|
|
22 |
0.916667 |
|
|
|
|
23 |
0.958333 |
|
|
|
|